Lo chef brindisino Alessandro
Tara è categorico: “Nel mio
ristorante niente cuccioli in tavola. Qui l’agnello è solo di marzapane”.
Intervistato da Mariateresa Lanzillotti lo chef dichiara immediatamente di essere
contrario all’inutile mattanza di queste povere creature, però allo stesso
tempo ammette che è ancora troppo presto per poter parlare di una rivoluzione veg in atto in una città come
Brindisi in cui (come del resto in tutte le altre città italiane) il consumo di
carne è all’ordine del giorno. Comunque sia lo chef è felice dei risultati
ottenuti finora, perché è davvero tanta la gente che decide di mangiare nel suo
ristorante che a Pasqua sarà 100% cruelty-free. “Ho deciso di non offrire carne di agnello ai miei clienti perché questo
genere di consumo non è legato a nessuna
credenza, è solo un’abitudine deplorevole. Ogni anno a Pasqua vengono
massacrati milioni di cuccioli innocenti in nome di un’usanza barbara. Non mi
renderò mai partecipe di questa strage”. Speriamo che molti altri chef
italiani e stranieri decidano di seguire il suo esempio e magari protrarlo per
tutto l’anno.
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