
Secondo i primi dati emersi, quasi un vertebrato su tre in Italia è
minacciato dal rischio di estinzione, anche se in realtà il 50%
delle specie di vertebrati il rischio non è imminente; oltre
il 55% delle piante versa in uno stato di
conservazione non soddisfacente. Tutte le specie di pesci d'acqua dolce, anfibi, rettili,
uccelli nidificanti, mammiferi e pesci cartilaginei, native o
possibilmente native in Italia, nonchè quelle naturalizzate in
tempi preistorici, sono state incluse in questa valutazione basata sui criteri e sulle linee guida più aggiornate.
Il presidente di Federparchi-Europarc Italia Giampiero Sammuri ha affermato: “E’
stato svolto un lavoro straordinario. Le caratteristiche geografiche,
climatiche e storiche dell’Italia hanno consentito nel tempo
l’insediamento e la permanenza di una variegata e ricca biodiversità,
inclusa una gran varietà di specie endemiche e ambienti e paesaggi
esclusivi. Questa ricchezza è riconosciuta a livello mondiale. Ecco
perché abbiamo la responsabilità di monitorare e salvaguardare questo
“capitale naturale” dalle tante minacce che si profilano. Le
pubblicazioni con le Liste Rosse ci dicono quali e quante specie animali
e vegetali rischiano di scomparire e soprattutto quali sono le cause
che possono determinare i fattori di rischio”.
Tutto il materiale relativo agli animali e alle piante è disponibile da oggi sul sito www.iucn.it
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