I rifiuti urbani prodotti da ciascun cittadino
dell’UE sono calati del 3,6% tra il 2001 e il 2010. Anche se diversi paesi
hanno incrementato rapidamente i livelli di riciclo, nel 2010 Austria, Germania e Belgio hanno
riciclato la proporzione più alta di rifiuti urbani (complessivamente il 35%). L’Europa
però spreca ancora ingenti quantità di risorse preziose conferendole in
discarica, e di conseguenza molti paesi rischiano di venir meno agli obiettivi
di riciclo legalmente vincolanti. L’Austria ha ottenuto la percentuale più alta
di riciclo (63%), seguita da Germania (62%), Belgio (58%), Paesi Bassi (51%) e
Svizzera (51%). Il Regno Unito ha aumentato la quota di riciclo dei rifiuti
urbani dal 12% al 39% tra il 2001 e il 2010, mentre l’Irlanda ha innalzato i
livelli di riciclo dall’11% al 36% nello stesso periodo. Anche la Slovenia, la
Polonia e l’Ungheria hanno migliorato notevolmente i livelli di riciclo dal
loro ingresso nell’UE. Bulgaria e Romania riciclano adesso piccole percentuali
di rifiuti urbani perciò, per conseguire l’obiettivo entro il 2020. Riciclare
può ridurre i gas serra e risparmiare risorse preziose, poiché i
materiali riciclati sostituiscono quelli vergini. Sotto il profilo del ciclo
della vita, il cambiamento nel trattamento dei rifiuti urbani tra il 2001 e il
2010 ha ridotto le emissioni di gas serra provenienti dai rifiuti urbani del
56%, o di 38 milioni di tonnellate di equivalente CO2 nell’UE,
Norvegia e Svizzera. Priorità della legislazione dell’UE sui rifiuti è innanzitutto prevenirne la formazione.
Nessun commento:
Posta un commento