Ogni anno milioni di cani, procioni, gatti e volpi vengono scuoiati vivi in
Cina, da manodopera a basso costo, per arricchire il mercato
internazionale delle pelliccerie in particolare quello di Italia,
Europa, Stati Uniti, Giappone, Corea e Russia. Questi poveri animali
indifesi muoiono tra atroci sofferenze e alla fine, quando la pelliccia
viene staccata dalla testa dell'animale, i corpi nudi e sanguinanti
vengono gettati sopra il mucchio di quelli che se ne sono già andati.
Alcuni sono ancora vivi, respirano con rantoli affannosi sbattendo
lentamente le palpebre. Una volta scuoiati, i cuori di alcuni animali
battono ancora per un lasso di tempo che va dai 5 ai 10 minuti. Chi acquista le pellicce e ne alimenta il mercato, deve conoscere tali atrocità e imparare a rifiutare l'acquisto di tali prodotti, specie quelli privi di etichetta che indica il paese produttore. Chiediamo al Governo italiano di mettere fine a questo
mercato di sofferenza e di morte. FIRMA QUI
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