NAIROBI - Wangari Maathai è morta all'eta' di 71 anni. Nata a Nyeri, in
Kenia, nel 1940, e' stata la prima
donna africana a ricevere il Nobel per la pace per la sua lotta contro
la deforestazione. Il suo impegno ambientalista e' stato storico: nota
soprattutto la sua attivita' alla testa del movimento 'Green Belt' che ha piantato oltre 30 milioni di alberi lungo il
continente africano contro la desertificazione.
Wangari Maathai e' morta in ospedale, dove era ricoverata per sottoporsi a un trattamento contro il cancro. Un male che la rincorreva ormai da anni. I famigliari e gli amici di Green Belt ne hanno confermato il decesso.
I suoi obiettivi principali sono stati la salvaguardia della biodiversita' e la
creazione posti di lavoro con un occhio particolare alla leadership
della figura femminile nelle aree rurali. Negli ultimi 20 anni molti
degli obiettivi del Green Belt e di Wangari sono stati raggiunti. In
Africa e' aumentata la consapevolezza della problematica ambientale e
sono stati creati migliaia di posti di lavoro. Sono stati piantati piu' di 20 milioni di alberi e molte donne sono diventate ''guardaboschi
senza diploma''.
Negli anni la Maathai ha ricevuto numerosi
riconoscimenti internazionali, inclusi il premio 'Global 500' del
programma delle Nazioni Unite per l'ambiente, il 'Goldman Enviromental
Award', il premio 'Africa per i Leader' e il premio per 'Una Societa'
Migliore'. Negli ultimi anni il lavoro di Wangari si e' focalizzato
sulla situazione dei diritti umani in Kenya. Per il suo impegno per un
Kenya multietnico e democratico, e' stata diffamata, perseguita,
arrestata e picchiata.
Fonte: Ansa
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