IL FOIE GRAS È IL FEGATO MALATO DI
UN’OCA O DI UN’ANATRA CHE È STATA SOVRALIMENTATA FORZATAMENTE, PIÙ VOLTE AL
GIORNO, PER MEZZO DI UN TUBO METALLICO, LUNGO 20-30 CM, INFILATO IN GOLA E
SPINTO GIÙ FINO AL RAGGIUNGIMENTO DELLO STOMACO.
La
produzione di fegato grasso implica la nascita di 80 milioni di
anatroccoli ogni anno e 800.000 piccoli di oca. Per definire il fegato d’oca
«foie gras» l’ingozzamento è obbligatorio. Gli anatroccoli nascono in
un’incubatrice: le uova sono messe sopra dei carrelli all’interno di grandi
armadi di incubazione. Per quanto riguarda le anatre, solo i maschi vengono
ingozzati, l’utilizzazione delle femmine è vietata (vengono eliminate
alla nascita). Il fegato delle femmine non va bene perché diventerà
troppo nervoso. Gli uccellini sono quindi selezionati per sesso dal momento in
cui escono dall’uovo. Un giorno, gli anatroccoli e i piccoli d’oca verranno
trasportati in un allevamento che li condurrà alla fase dell’ingozzamento
all’età di circa 80 giorni. L’ingozzamento consiste nel somministrare
forzatamente - con l’aiuto di un tubo inserito a forza in bocca, in gola e fin
nello stomaco dell’animale - cibo in grande quantità, molto energetico e
tutt’altro che equilibrato. Questa operazione richiede da 45 a 60 secondi
con il metodo artigianale. Invece con il metodo industriale (largamente
predominante) solamente 2-3. Questo consiste nell’utilizzare una pompa
idraulica o pneumatica che ingozza gli uccelli due volte al giorno.
Dopo lo shock dell’ingozzamento gli animali sono soggetti a diarrea e a convulsioni. Il funzionamento del fegato è compromesso, l’animale soffre e non riesce a regolare la temperatura del corpo; sviluppa una malattia chiamata statosi epatica. Inoltre le dimensioni del suo fegato ipertrofico, che diventerà 10 volte più grande di quello che avrebbe in condizioni di salute, gli renderà difficile la respirazione, e ogni movimento molto doloroso. Le sacche polmonari sono compresse, il centro di gravità dell’animale è spostato. In Francia l’87% delle oche e anatre utilizzate per il foie gras sono rinchiuse in gabbie a batteria dove non possono nè alzarsi, nè girarsi, nè stendere le ali. Dopo una dozzina di giorni di ingozzamento gli uccelli vengono inviati al mattatoio per essere storditi con elettronarcotico per il successivo sgozzamento. Sono poi spiumati, sviscerati, svuotati e il loro fegato viene prelevato e trattato per essere reso commestibile.
Dopo lo shock dell’ingozzamento gli animali sono soggetti a diarrea e a convulsioni. Il funzionamento del fegato è compromesso, l’animale soffre e non riesce a regolare la temperatura del corpo; sviluppa una malattia chiamata statosi epatica. Inoltre le dimensioni del suo fegato ipertrofico, che diventerà 10 volte più grande di quello che avrebbe in condizioni di salute, gli renderà difficile la respirazione, e ogni movimento molto doloroso. Le sacche polmonari sono compresse, il centro di gravità dell’animale è spostato. In Francia l’87% delle oche e anatre utilizzate per il foie gras sono rinchiuse in gabbie a batteria dove non possono nè alzarsi, nè girarsi, nè stendere le ali. Dopo una dozzina di giorni di ingozzamento gli uccelli vengono inviati al mattatoio per essere storditi con elettronarcotico per il successivo sgozzamento. Sono poi spiumati, sviscerati, svuotati e il loro fegato viene prelevato e trattato per essere reso commestibile.
Per
vedere ciò che sopportano veramente questi animali per produrre il fegato
grasso guardate questo video girato nel 2004 nelle stanze del “gavage”
(ingozzamento).
fonte: www.stopgavage.com
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