Grazie all'estate 'fredda' ancora in corso, i ghiacci dell'Artico quest'anno non andranno in contro allo scioglimento. Si stima debbano raggiungere il fatidico "minimo annuale"
previsto a metà settembre senza superare alcun record di scioglimento. Questo è quanto lasciano sperare i modelli di previsione elaborati dagli
esperti della Nasa sulla base delle osservazioni fatte dai satelliti. Tuttavia bisogna considerare che "la temperatura media nell'Artico può
variare fortemente da una settimana all'altra e per modificare la
situazione è sufficiente una tempesta, come era accaduto nell'agosto
2012", osserva il coordinatore della ricerca, Joey Comiso, del Goddard
Space Flight Center della Nasa a Greenbelt.
mosferiche del luglio scorso, quando la bassa pressione atmosferica e le
nubi sull'Artico centrale hanno mantenuto la temperatura a livelli
inferiori alla media. E' questo il motivo per cui il 21 agosto scorso la
superficie coperta dai ghiacci nell'oceano Artico era complessivamente
pari a 5,83 milioni di chilometri quadrati. Esattamente un anno prima i
ghiacci coprivano 4,34 milioni di chilometri quadrati. Per avere un'idea
della situazione in passato, nell'agosto 1996 i ghiacci coprivano
un'area di 8,2 milioni di chilometri quadrati. Il record minimo è stato quello del 16 settembre 2012, quando i ghiacci
dell'Artico si erano ridotti come non avevano mai fatto, coprendo
un'area di 3,41 milioni di chilometri quadrati: circa la metà della
superficie ghiacciata esistente nel periodo compreso fra il 1979 e il
2010.
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