Glorificano la loro bellezza e le loro doti. Gli
artisti li raffigurano da sempre nei loro dipinti esaltandone la naturale nobiltà.
Alcuni di loro costano come un’automobile di lusso. Eppure sono tutt’oggi
vittime di maltrattamenti e atrocità. Sono considerati cibo e pozzi di sangue. Sono
considerati creature viventi facilmente sacrificabili.
Sto parlando dei cavalli, animali da compagnia che da sempre servono fedelmente l’uomo
e lo accontentano in ogni loro capriccio. Sono stati il mezzo di trasporto per
secoli interi, amici fedeli e compagni di avventura. E oggi per ringraziarli li
appendono scuoiati ai ganci delle macellerie o li dissanguano fino a far
spegnere la linfa vitale.
Esatto perché oltre al business alimentare
esiste un mercato legato al sangue delle
giumente incinte, attaccate a macchine succhiasangue che finiscono per
farle collassare e morire. Le giumente sono
continuamente incinte, se sono troppo deboli per mandare avanti la gravidanza
vengono fatte abortire.
Quelle che sopravvivono, diventano a loro volta puledre produttrici di sangue;
i maschi vengono venduti al macello.
Stessa cosa succede quando diventano troppo vecchie e ‘non
servono più’.
Per fermare questo
inutile massacro(ch alimenta il business delle aziende farmaceutiche) sulla
piattaforma Avaaz è stata lanciata una petizione che chiede di mettere al bando
l’importazione in Europa di qualsiasi prodotto ottenuto con tecniche crudeli o
che causino sofferenze sugli animali.
Un’indagine sotto copertura effettuata dall’Animals Angels e
dalla Tierschutzbund Zuerich / Animal Welfare Foundation ha rivelato l’agghiacciante
verità: ancora una volta per trarre profitto, l’uomo viola la dignità degli animali
in maniera crudele. Negli Stati Uniti, come si legge nel report, esistono delle
vere e proprie 'fattorie
del sangue'. Sangue utilizzato dalle case farmaceutiche per esperimenti di ricerca biologica o
per la produzione di diagnosi e farmaci veterinari. Il sangue prelevato da
cavalle gravide è particolarmente ambito perché contiene gonadotropina (PMSG, or Pregnant
Mare Serum Gonadotropin), un ormone utilizzato come ingrediente
principale di numerosi prodotti che servono a indurre artificialmente il calore
alle scrofe, così da ottenere la riproduzione veloce.
Alcune aziende farmaceutiche acquistano le
giumente e le sfruttano nelle fattorie del sangue, altre comprano il prodotto
finito proveniente da Argentina o Uruguay. Un business macchiato
letteralmente di sangue che permette di fatturare milioni di dollari. Dove sono
dunque le ispezioni
da parte delle agenzie governative? "Sono inesistenti", denunciano
gli angeli degli animali. "Non c’è niente che regoli quanto sangue viene
preso e quanto spesso".
Tra le righe della petizione si legge: “Come uno
tra i leader mondiali nel benessere degli animali, l’Europa dovrebbe applicare
i suoi standard anche ai prodotti di importazione. Questa tortura su larga scala sui cavalli è alimentata
da aziende farmaceutiche europee per aumentare la produzione dei nostri
allevamenti intensivi! L’UE sta considerando provvedimenti, ma finora non
ha fatto nulla di concreto.2
Potete
unirvi alla protesta e firmare la petizione CLICCANDO QUI
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