giovedì 12 gennaio 2017

Il sangue di cavallo e il vergognoso business delle aziende farmaceutiche e delle fattorie del sangue




Glorificano la loro bellezza e le loro doti. Gli artisti li raffigurano da sempre nei loro dipinti esaltandone la naturale nobiltà. Alcuni di loro costano come un’automobile di lusso. Eppure sono tutt’oggi vittime di maltrattamenti e atrocità. Sono considerati cibo e pozzi di sangue. Sono considerati creature viventi facilmente sacrificabili.
Sto parlando dei cavalli, animali da compagnia che da sempre servono fedelmente l’uomo e lo accontentano in ogni loro capriccio. Sono stati il mezzo di trasporto per secoli interi, amici fedeli e compagni di avventura. E oggi per ringraziarli li appendono scuoiati ai ganci delle macellerie o li dissanguano fino a far spegnere la linfa vitale.
Esatto perché oltre al business alimentare esiste un mercato legato al sangue delle giumente incinte, attaccate a macchine succhiasangue che finiscono per farle collassare e morire. Le giumente sono continuamente incinte, se sono troppo deboli per mandare avanti la gravidanza vengono fatte abortire. Quelle che sopravvivono, diventano a loro volta puledre produttrici di sangue; i maschi vengono venduti al macello. Stessa cosa succede quando diventano troppo vecchie e ‘non servono più’. Per fermare questo inutile massacro(ch alimenta il business delle aziende farmaceutiche) sulla piattaforma Avaaz è stata lanciata una petizione che chiede di mettere al bando l’importazione in Europa di qualsiasi prodotto ottenuto con tecniche crudeli o che causino sofferenze sugli animali.
Un’indagine sotto copertura effettuata dall’Animals Angels e dalla Tierschutzbund Zuerich / Animal Welfare Foundation ha rivelato l’agghiacciante verità: ancora una volta per trarre profitto, l’uomo viola la dignità degli animali in maniera crudele. Negli Stati Uniti, come si legge nel report, esistono delle vere e proprie 'fattorie del sangue'. Sangue utilizzato dalle case farmaceutiche per esperimenti di ricerca biologica o per la produzione di diagnosi e farmaci veterinari. Il sangue prelevato da cavalle gravide è particolarmente ambito perché contiene gonadotropina (PMSG, or Pregnant Mare Serum Gonadotropin), un ormone utilizzato come ingrediente principale di numerosi prodotti che servono a indurre artificialmente il calore alle scrofe, così da ottenere la riproduzione veloce.
Alcune aziende farmaceutiche acquistano le giumente e le sfruttano nelle fattorie del sangue, altre comprano il prodotto finito proveniente da Argentina o Uruguay. Un business macchiato letteralmente di sangue che permette di fatturare milioni di dollari. Dove sono dunque le ispezioni da parte delle agenzie governative? "Sono inesistenti", denunciano gli angeli degli animali. "Non c’è niente che regoli quanto sangue viene preso e quanto spesso".


Tra le righe della petizione si legge: “Come uno tra i leader mondiali nel benessere degli animali, l’Europa dovrebbe applicare i suoi standard anche ai prodotti di importazione. Questa tortura su larga scala sui cavalli è alimentata da aziende farmaceutiche europee per aumentare la produzione dei nostri allevamenti intensivi! L’UE sta considerando provvedimenti, ma finora non ha fatto nulla di concreto.2
Potete unirvi alla protesta e firmare la petizione CLICCANDO QUI

Nessun commento:

Posta un commento