La Commissione Ue ha informato gli Stati già sotto la lente di Bruxelles e della Corte di Giustizia - tra cui Italia, Portogallo, Slovenia e Svezia - che ha adottato un nuovo approccio per combattere l'inefficienza dei Paesi sulle polveri sottili.
Lo scopo è spingerli a prendere delle misure che rendano piu' breve
possibile il periodo di non-conformita' alle norme europee. Il problema,
spiega Bruxelles, sono quei Paesi che non rispettano le regole da piu'
di cinque anni e si prevede che la cattiva prassi continuera' anche in
futuro. Secondo le norme Ue, gli Stati membri sono obbligati a prendere tutte le misure necessarie per migliorare la qualita' dell'aria,
e a rendere le informazioni su di esse disponibili. Sono 17 gli Stati
che violano le norme sulle pm10, introdotte nel 2005. ''Applicare le
leggi europee e' una priorita' per la Commissione, specialmente quando i
ritardi non necessari nella riduzione degli inquinanti significano
danni alla salute'', avverte Bruxelles.
fonte: Ansa
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