Greenpeace interviene sul dibattito in corso sulla plastic
tax.
“Riteniamo che tassare la plastica sia sicuramente giusto, e con tale
provvedimento il governo finalmente prende atto che questo materiale è
problematico per l’ambiente: quindi, il suo uso va disincentivato. La nuova
tassazione sarà valida per tutte quelle aziende che da decenni fanno enormi
profitti, a scapito dell’ambiente, promuovendo la produzione e l’uso di enormi
quantità di imballaggi – non sempre utili – senza assumersi alcuna
responsabilità della loro corretta gestione e recupero a fine
vita” dichiara Giuseppe Ungherese, responsabile campagna inquinamento di
Greenpeace.
Per Greenpeace la domanda è: questo provvedimento sarà realmente
incisivo dal punto di vista ambientale? La tassazione dovrebbe essere
accompagnata da una serie di sgravi e incentivi per il ricorso ad alternative a
basso impatto ambientale – come lo sfuso o i sistemi basati sulla ricarica e il
riutilizzo dei contenitori - non favorendo il ricorso a false soluzioni come la carta e le plastiche biodegradabili e
compostabili non meno impattanti sull’ambiente. In questo modo, la nuova
tassazione spingerebbe verso una vera innovazione tutte quelle aziende che
basano il proprio business sugli imballaggi monouso, ricorrendo a tutte quelle
alternative che già oggi esistono ma che raramente troviamo disponibili per i
nostri acquisti quotidiani. L’inserimento di una modularità, con una tassazione
crescente negli anni e sulla reale riciclabilità degli imballaggi, potrebbe
inoltre spingere velocemente le aziende a investire ancor più rapidamente in
sistemi di distribuzione alternativi.
“La nuova tassa – per non avere solo un mero scopo fiscale – dovrebbe
essere inserita in quadro normativo più organico che preveda una riduzione
della produzione degli imballaggi monouso, uno degli obiettivi della direttiva
europea sulla plastica usa e getta che andrà in vigore in tutta Europa a metà
2021. Il governo italiano colga quindi la giusta intuizione della Plastic Tax
per diventare davvero leader nella lotta all’inquinamento da plastica” conclude
Ungherese.
In occasione del Global Refill Day, la
giornata internazionale promossa da Greenpeace in tutto il mondo per
sensibilizzare i cittadini sulle alternative agli imballaggi in plastica
monouso, i volontari di Greenpeace si recheranno domani
e dopodomani ai supermercati in 18 città, invitando
i consumatori a disfarsi del packaging eccessivo e a utilizzare contenitori
riutilizzabili per gli acquisti quotidiani.
I volontari raccoglieranno la plastica degli
imballaggi man mano che i consumatori escono dai supermercati per mostrare la
montagna di rifiuti in plastica che si viene a creare.
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