Greenpeace, WWF e Legambiente hanno inoltrato oggi una lettera aperta al ministro dello Sviluppo Economico, Stefano Patuanelli, per chiedere quali siano gli atti concreti del governo in materia di prospezione, ricerca ed estrazione e di idrocarburi, dopo l’annuncio da parte dell’esecutivo di una normativa che vieterà il rilascio di nuove concessioni.
Le organizzazioni ambientaliste, nel
dettaglio, chiedono al ministro Patuanelli di:
1 - Attuare il piano di dismissione (decommissioning) delle 34
piattaforme per l’estrazione degli idrocarburi (il 50% delle quali senza Valutazione di Impatto Ambientale)
individuate nel “Programma italiano
di attività per le dismissioni piattaforme offshore”, redatto a fine 2018
dopo due anni di confronto tecnico tra lo stesso Ministero dello
Sviluppo Economico, il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e
del Mare, il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, Assomineraria (l’ associazione
di categoria dei petrolieri) e le stesse associazioni ambientaliste
(Greenpeace, Legambiente e WWF);
2. Approvare la normativa,
già annunciata dal governo, che introduca il divieto di nuove
concessioni, in modo da stabilire un
chiaro e definitivo termine temporale (come ha fatto la Francia), non
solo per impedire altre trivellazioni in futuro, ma anche per determinare
norme e procedure che favoriscano il decommissioning di quelle esistenti
e introdurre una disposizione che cancelli
qualsiasi forma di esenzione (franchigia) per i petrolieri dal pagamento
delle royalties;
3. Rendere
noto quale sarà l’impostazione del Piano
della Transizione Energetica Sostenibile delle Aree Idonee (PiTESAI) che
dovrebbe definire le “aree idonee” alle attività estrattive. Le associazioni
chiedono che il Piano sia coerente con l’obiettivo della riduzione
drastica - con il fine ultimo della cancellazione - dell’estensione delle
aree del nostro Paese dove sono consentite prospezione, ricerca e
coltivazione di idrocarburi. In particolare, le associazioni chiedono che sia immediatamente cancellata la Zona E,
istituita nel 2013 (in cui al momento non risulta esserci nessuna
autorizzazione) posizionata a ridosso del Santuario Pelagos, istituito per
la tutela dei cetacei.
«Per contrastare
l’emergenza climatica in corso occorrono immediati provvedimenti che
conducano ad una svolta decisiva verso la totale decarbonizzazione», dichiarano
Greenpeace, WWF e Legambiente. «Se dunque si
vuole davvero perseguire la strada dello sviluppo sostenibile, come dichiarato
con forza nel programma di governo, si cominci da iniziative su cui già
esiste un confronto avanzato, quali quelle relative alle trivellazioni
offshore», concludono le organizzazioni.
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la
lettera
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