![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhr1JBIIRjH7VXTxZLs_PEbZJEl1ElOhHvRYjD8CPlZgr3pRKfKn_9OVG8WSbLYyseqRIK2OF2LYItY1kBjEgjfIRdgBDZmtf3t3Srcmq5D3x4AdlAh07Ew9uAkeusndBX2_ZsCAwMT5AQ/s400/13276728-fumetto-illustrazione-della-scena-rurale-con-il-gruppo-di-animali-da-fattoria.jpg)
A quanto pare circa il 75% della diversità genetica delle piante coltivate è stato perso nell'ultimo secolo, con gli agricoltori che si sono
concentrati su varietà ad alta resa geneticamente uniformi. Delle
30mila piante commestibili conosciute, solo 30 sono responsabili del 95%
della produzione di cibo per l'uomo, e il 60% è concentrato in cinque
piante: riso, grano, mais, miglio e sorgo.
Dal punto di vista degli animali non va meglio: con il 22% delle specie addomesticate considerate a rischio perchè hanno una popolazione inferiore ai mille capi.
Dal punto di vista degli animali non va meglio: con il 22% delle specie addomesticate considerate a rischio perchè hanno una popolazione inferiore ai mille capi.
Nessun commento:
Posta un commento