venerdì 26 giugno 2015

Due nemici estivi: il caldo e le zecche


Durante l'estate la macchina parcheggiata all'ombra con i finestrini abbassati può ugualmente diventare un vero e proprio forno crematorio per gli animali. Lo stesso vale per i cani detenuti alla catena. Il sole cocente può causare UN COLPO DI CALORE. Come comportarsi davanti ad un pelosetto in difficoltà? Per prima cosa EVITATE DI LASCIARLI IN MACCHINA. Per il primo soccorso: bagnare gradualmente l'animale con dell'acqua fresca e recarsi dal veterinario più vicino. In ogni caso portare sempre con sè dell'aqua e ricordare di farli bere spesso per evitare la disidratazione. Se i cani vivono in giardino assicurarsi che ci siano zone ombreggiate dove possono ripararsi. Inoltre è consigliabile portarli a spasso nelle ore più fresche della giornata. Un'altra cosa importante è evitare di tosare completamente il cane: loro non sudano e il mantello li protegge grazie alla funzione di isolamento termico perciò privarli di tutto il pelo equivale ad esporli maggiormente al rischio di scottature e ustioni (esattamente come accade a noi). I gatti sono meno soggetti ai colpi di calore soprattutto perchè vanno molto meno in giro con i proprietari rispetto ai cani. Le loro ghiandole sudoripare si trovano a livello dei cuscinetti plantari, perciò se si nota una respirazione accelerata o uno stato di irrequietezza, bisogna spostare il gatto in un ambiente più fresco e avvolgerlo in un asciugamano bagnato per rinfrescarlo.



Per quanto riguarda le zecche è bene sapere che non prendono di mira solo i nostri amici animali ma anche l'uomo, specialmente se ci si trova a passeggiare in boschi e prati (il rischio amumenta notevolmente se questi posti sono frequentati da caprioli, cervi, cinghiali e altri ungulati). In alcuni casi possono trasmettere malattie pericolose come il morbo di Lyme (o borreliosi). Contrariamente a quanto si dice non bisognerebbe mai cercare di soffocarle e staccarle con olio o altre sostanze liquide perchè possono portare l'insetto a rigurgitare il sangue inoculando sostanze tossiche nel sangue, aumentando così le probabilità d'infezione. Anch toglierle con la pinzetta è rischioso perchè c'è la possibilità di staccare il corpo metre la testa rimane letteralmente impigliata  nella carne. In questo caso al pronto soccorso saranno costretti a incidere e asportare la pelle lasciando una bella cicatrice circolare (per essere sicuri di aver asportato anche la minima parte dell'antropode chelicerato, questo è il nome scientifico della zecca). I vari siti ASL consigliano di non usare metodi impropri di estrazione quali il calore (sigaretta, fiammiferi, aghi arroventati) o sostanze come petrolio, benzina, trielina, ammoniaca, acetone ecc. Tali metodi irritano la zecca e aumentano il rischio di infezione. Evitare assolutamente di toglierla con le mani o schiacciarla con le dita: il rischio di contrarre infezioni attraverso piccole lesioni della pelle o schizzi di sangue è altissimo. Esistono dei ganci studiati appositamente per rimuoverle attraverso un movimento rotatorio (costano pochissimo e si possono tenere in borsa pronti all'occorrenza). Questo è il metodo più sicuro e veloce. In ogni caso i veterinari consigliano di bruciarle poichè potrebbero rilasciare sulla pelle e sul territorio circa 4000 uova. Un'altra cosa importante è ricordarsi di fare un'analisi del sangue per il morbo di Lyme anche se sulla pelle non compare nessun eritema.

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