“In primavera si sono registrate temperature molto inferiori alla
media e continue e abbondanti precipitazioni piovose che si sono
prolungate fino alla prima settimana di giugno. Queste
condizioni meteorologiche avverse hanno ritardato considerevolmente
l’inizio della stagione riproduttiva di moltissime specie di fauna
selvatica e di conseguenza attualmente, alle porte di settembre, ci sono
ancora molti soggetti, in particolare di uccelli, immaturi e dipendenti
dai genitori. Nella pianura veneta vengono trovate nidiate di pulcini
di Germano reale, Folaga e Gallinella d’acqua dolce“.Con queste parole l’On.le Andrea Zanoni, vice Presidente dell’Intergruppo per il Benessere e a
Conservazione degli Animali al Parlamento europeo, ha invitato il
Presidente della Regione Veneto e al Ministro dell’Ambiente, a
posticipare l’apertura della caccia almeno alla fine di ottobre. I pulcini non hanno difesa e cacciarli non è assolutamente necessario!
“Domenica prossima ci sarà la pre-apertura della caccia. Il
ritardo di circa un mese delle nidiate comporterà che dal prossimo 15
settembre queste specie saranno cacciabili a norma del calendario
venatorio. L’Assessore veneto alla Caccia Daniele Stival ha dichiarato
che la caccia si svolgerà nel rispetto della natura e dell’ambiente. I
cacciatori del Veneto, complice la Regione, quest’anno potranno andare a
caccia dei pulcini. È necessario emettere subito un’ordinanza per
posticipare l’apertura generale della stagione di caccia almeno alla
fine di ottobre per consentire a tutti i pulcini di queste specie di
essere autonomi ed indipendenti dai genitori. In questo modo si eviterà
una nuova procedura di infrazione nei confronti dell’Italia per la
violazione della Direttiva “Uccelli” 2009/147/UE, che all’articolo 7
comma 4, prevede il divieto di caccia agli uccelli nella fase della
dipendenza dai genitori» ha concluso Zanoni.
fonte: Gea Press
Nessun commento:
Posta un commento