È morta durante
la sua passeggiata mattutina, alla ricerca di qualcosa da mangiare, appesantita
dal ventre tipico di una futura mamma. È morta investita da un pirata della
strada che non si è nemmeno fermato a soccorrerla. L’abbiamo trovata così, a
200 metri oltre il bivio per Montaltino in direzione Canosa di Puglia, quasi al
centro della strada col musetto insanguinato e l’emorragia che di sicuro
cominciava a farsi strada nel suo corpo. Abbiamo allertato l’Anas e il Nucleo di
Vigilanza I.F.A.E (Ittica-Faunistica Ambientale ed Ecologica) sperando in un
soccorso tempestivo per tentare di salvare i cuccioli. Ieri sera verso le 19.00
il tasso era ancora lì, con il ventre gonfio, i primi segni di rigor mortis e la prima colonia di
parassiti decompositori all’assalto. La morte di qualsiasi essere vivente è triste
e raccapricciante. Gli incidenti stradali lasciano un senso d’impotenza che ti
scava dentro. Il mancato soccorso e l’ostentata indifferenza per gli animali ti
lasciano inerme, lì sul ciglio della strada con le lacrime agli occhi e la
rabbia che ti occlude i polmoni.
Era solo un tasso, era solo un
animale insignificante, era solo una giovane madre che non è riuscita a
dare alla luce i suoi piccoli che sono morti di fame nel suo ventre (perché quando
il sangue smette di circolare i piccoli non ricevono più nutrimento) a pochi
giorni dal grande evento, da quella nascita che li avrebbe catapultati in un
mondo ostile che probabilmente non avrebbe nutrito per loro nessuna forma di
rispetto. I tassi (Meles meles) sono
mammiferi carnivori che abitano l’intera penisola italiana (tranne la Sicilia,
la Sardegna e le isole minori), prediligendo le aree boschive o le campagne
purchè dotate di un minimo di vegetazione che gli consenta di trovare ripari
adeguati. Un tempo, specialmente in Veneto e Piemonte, il tasso era cacciato e
consumato come selvaggina: questo ha portato all’estinzione di alcune specie e
alla minaccia di altre.
Gli incidenti
stradali che coinvolgono gli animali possono essere conseguenza di ulteriori sinistri
tra le vetture, di ulteriori morti sull’asfalto. Un po’ di accortezza, di
protezione e di recinzioni in più di certo non guasterebbero, specialmente
quando le strade che percorriamo ogni giorno costeggiano le campagne che
ovviamente brulicano di vita.
AGGIORNAMENTO
Questa mattina
alle 10 la carcassa del tasso non c’era più.
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