martedì 5 novembre 2013

Scoperta la culla del genere umano in Africa: la storia dovrà essere riscritta?

Qualcosa di straordinario è stato scoperto in una zona del Sud Africa, circa 280 km verso l’interno, ad ovest del porto di Maputo (la capitale del Mozambico). Sono i resti d’una grande metropoli che misurava, secondo stime prudenti, circa 5000 km quadrati. Faceva parte di una comunità ancora più ampia, di circa 35.000 chilometri quadrati, che sembra essere stata costruita in un arco di tempo che ca dal 160000 al 200000 a.C. Ad occupersene è stato il ricercatore Michael Tellinger, in collaborazione con Johan Heine, un vigile del fuoco locale che aveva avuto modo di oservare dall'alto queste rovine, in gran parte costituite da cerchi di pietre. La maggior parte dei cerchi sono stati sepolti dalla sabbia, perciò sono visibili soltanto dal satellite o dall’aereo. I diversi mutamenti climatici  hanno 'soffiato' via parte della sabbia, rivelando le mura e le fondamenta delle rovine, che a questo punto si rivelano le più antiche mai costruite dall'uomo sulla Terra.
“Quando Johan per primo mi ha fatto conoscere le antiche rovine di pietra dell’Africa australe, non avevo idea delle incredibili scoperte che ne sarebbero seguite, in breve tempo. Le fotografie, i manufatti e le prove che abbiamo accumulato puntano senza dubbio ad una civiltà perduta e sconosciuta, visto che precede tutte le altre – non di poche centinaia d’anni, o di qualche migliaio d’anni… ma di molte migliaia d’anni. Queste scoperte sono così impressionanti che non saranno facilmente digerite dall’opinione ufficiale, dagli storici e dagli archeologi, come abbiamo già sperimentato. E’ necessario un completo mutamento di paradigmi nel nostro modo di vedere la nostra storia umana. Le migliaia di antiche miniere d’oro scoperte nel corso degli ultimi 500 anni, indicano una civiltà scomparsa che ha vissuto e scavato per l’oro in questa parte del mondo per migliaia d’anni. E se questa è in realtà la culla del genere umano, possiamo star guardando le attività della più antica civiltà sulla Terra” ha dichiarato Tellinger.


 Guardando la metropoli intera, diventa evidente che si trattava d’una comunità ben progettata, sviluppata da una civiltà evoluta. Il numero di antiche miniere d’oro suggerisce la ragione per cui la comunità si trovava in questa posizione. Troviamo le strade – alcune si estendono per un centinaio di miglia – che collegavano la comunità e l’agricoltura a terrazzamenti, molto simili a quelli trovati negli insediamenti Inca in Perù. La storia dovrà essere riscritta? Secondo Tellinger si: " Mi vedo come una persona di mente aperta, ma devo
ammettere che mi ci è voluto oltre un anno per digerire la scoperta. Il motivo principale di ciò è da sempre ci insegnano che nulla di significativo è mai venuto dal Sud Africa. Che le civiltà più potenti sono apparse in Sumeria e in Egitto e in altri luoghi. Ci viene detto che fino all’insediamento del popolo BANTU, proveniente da nord, che dovrebbe avere avuto inizio nel secolo XII d.C., questa parte del mondo era piena di cacciatori-raccoglitori, e che i cosiddetti Boscimani non hanno fornito alcun contributo importante alla tecnologia o alla civiltà. Quando i primi esploratori incontrarono queste rovine, davano per scontato che fossero recinti per il bestiame realizzati da tribù nomadi, come il popolo bantu, che si spostò verso sud e si stabilì in questa terra intorno al sec. XIII. Non si conoscevano le testimonianze storiche di nessuna civiltà precedente, più antica, in grado di costituire una comunità così densamente popolata. Poco sforzo fu stato fatto per indagare il sito perché la collocazione storica delle rovine non era per nulla nota. Negli ultimi 20 anni, persone come Cyril Hromnik, Richard Wade, Johan Heine e una manciata d’altri hanno scoperto che queste strutture in pietra non sono ciò che sembrano essere. In realtà questi sono ora ritenuti i resti di antichi templi e osservatori astronomici di antiche civiltà perdute, che risalgono a molte migliaia di anni fa".
Per visualizzare il numero e la portata di queste rovine, inserite su Google-earth  le seguenti coordinate ed eseguite una ricerca a volo radente :
Carolina – 25 55’53,28″S / 30 16′ 13,13″ E
Badplaas – 25 47’33,45″S / 30 40′ 38,76″ E
Waterval – 25 38’07,82″S / 30 21′ 18,79″ E
Machadodorp – 25 39’22,42″S / 30 17′ 03.25″ E

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