Gli scienziati Los Alamos
National Laboratory, guidati dalla dottoressa Rashi Iyer, hanno dato il via al
progetto ATHENA (Advanced
Tissue-engineered Human Ectypal Network Analyzer) che mira alla realizzazione
di un manichino su cui testare farmaci e
agenti tossici per l'essere umano senza usare cavie da
laboratorio ma organi umani
riprodotti in miniatura. La DTRA (Defense Threat Reduction
Agency) ha concesso un finanziamento di
19 milioni di dollari, che sarà erogato nei prossimi cinque
anni.
La scienziata Rashi Iyer ha
ribadito più volte che circa il 40
percento dei farmaci fallisce i test clinici, e ci sono migliaia di sostanze chimiche i cui
effetti sugli esseri umani sono sconosciuti. Fornire un
sistema per svolgere screening rapidi e a prezzi accessibili porterebbe grandi
benefici in campo medico e maggiori possibilità di successo nella
sperimentazione clinica. Pertanto l'obiettivo finale è di realizzare un polmone che respira, un cuore che pompa, un
fegato che metabolizza e un rene che espelle, tutti collegati
tramite un'infrastruttura di tubi il più simili possibile alle connessioni attuate
dai nostri vasi sanguigni. Ciascun organo avrà indicativamente le dimensioni
dello schermo di uno smartphone e il manichino completo, l’homo minutus, sarà una versione un po' più piccola di un corpo
umano.
«Alcuni scettici potrebbero credere che stiamo parlando di un sogno
utopico - ha dichiarato Iyer nel comunicato ufficiale - ma siamo fiduciosi che sia realizzabile. In
caso di successo ci sarebbero enormi vantaggi nello sviluppo di sistemi di
analisi di tossicità in grado di mimare la
risposta di organi umani reali. Con la creazione di un sistema
dinamico che imita in modo più realistico l'ambiente fisiologico umano rispetto
alle cellule umane statiche in provetta, potremo capire
come non mai gli effetti chimici sugli organi umani».
Il ricercatore John Wikswo ha aggiunto: «Non si cercherà di "costruire una
replica esatta di un fegato umano, ma un modello in
vitro che permetta di
misurare le risposte di un fegato umano a farmaci e tossine che non possono
essere ottenute in altro modo. Il vero successo ci sarà quando il progresso
scientifico non richiederà più sacrifici di esseri viventi, questo progetto è
un passo importante per arrivarci, facciamo il tifo perché si realizzi».
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