Circa sei mesi fa li investigatori
dell’associazione Animals Australia
hanno condotto un’indagine nelle isole Mauritius, luogo paradisiaco in cui
numerosi bovini vengono barbaramente uccisi durante la Festa del Sacrificio. L’Australia è finita più volte sotto i
riflettori animalisti sia per le condizioni di trasporto imposte agli animali
da reddito, sia per la brutalità dei macelli. Il toro protagonista del video
(che per scelta non contiene scene sanguinose) è solo uno dei tanti animali che
affrontano il trasporto dall’Australia alle Mauritius per essere sacrificati
davanti a folle bramose e consenzienti.
«La sua morte è stata violenta e tragica. Gli animali venivano trascinati
con violenza fuori dai camion, legati al muro e lasciati in sofferenza per due
giorni. Nell’ultimo giorno della loro vita, i tori terrorizzati inciampavano febbrilmente
mentre le corde avvolgevano le loro zampe facendoli cadere per terra.
Collassavano esausti quando l’ultimo sprazzo di energia era stata inutilmente
spesa per opporsi alla prigionia. E dopo aver sopportato tutto questo arrivava
il brutale taglio della gola accompagnato da calci di disperazione. Gli
sfortunati tori delle Mauritius erano stati direttamente procurati da un
importatore australiano, in chiara contravvenzione alle regole dell’esportazione
di animali vivi» raccontano i membri dell’associazione Animals Australia
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