Prima li ha bastonati fino a ucciderli. Poi non contento ha
stretto attorno al collo di ognuno un filo di nylon e infine li ha
gettati in una scarpata. Così sono morti tre cuccioli di cane, un
maschio e due femmine. Nel corso di alcuni sopralluoghi, il personale
del Comando Stazione di Balsorano, ha rinvenuto, in località Collepiano,
tre cuccioli di piccola taglia, senza vita e in avanzato stato di
decomposizione.
I cani di razza meticcia, di circa tre mesi d’età, avevano ancora i lacci di nylon legati al collo. Come scoperto dai forestali, responsabile dell’orrenda vicenda è risultato essere S.R.C., residente a Balsorano e proprietario degli animali. L’uomo è stato denunciato e rischia una condanna dai 3 ai 18 mesi per aver cagionato la morte dei cagnolini con crudeltà e senza necessità. L’autore della strage di cagnolini, messo alle strette dagli agenti del Comando Stazione di Balsorano, ha infatti confessato di aver barbaramente ucciso i tre cani percuotendoli più volte con un bastone, di averli legati e gettati nella scarpata adiacente un terreno di sua proprietà.Oltre al reato di cui all’articolo 544 bis del Codice Penale, all’autore della vicenda è stata contestata anche la sanzione amministrativa relativa alla mancata iscrizione degli animali all’anagrafe canina del Comune.
I cani di razza meticcia, di circa tre mesi d’età, avevano ancora i lacci di nylon legati al collo. Come scoperto dai forestali, responsabile dell’orrenda vicenda è risultato essere S.R.C., residente a Balsorano e proprietario degli animali. L’uomo è stato denunciato e rischia una condanna dai 3 ai 18 mesi per aver cagionato la morte dei cagnolini con crudeltà e senza necessità. L’autore della strage di cagnolini, messo alle strette dagli agenti del Comando Stazione di Balsorano, ha infatti confessato di aver barbaramente ucciso i tre cani percuotendoli più volte con un bastone, di averli legati e gettati nella scarpata adiacente un terreno di sua proprietà.Oltre al reato di cui all’articolo 544 bis del Codice Penale, all’autore della vicenda è stata contestata anche la sanzione amministrativa relativa alla mancata iscrizione degli animali all’anagrafe canina del Comune.
I cani, dopo il verbale
di constatazione di morte rilasciato dal medico veterinario del Servizio
di Sanità Animale della Asl, sono stati smaltiti per infossamento.
Il Responsabile del Nucleo Investigativo per i Reati in Danno agli Animali (Nirda) del Comando Provinciale di L’Aquila, commissario Irene Sebastiani, sottolinea: “La difesa dei diritti degli animali è una delle mission del Corpo Forestale dello Stato. L’animale va considerato quale essere senziente in grado di percepire dolori e sofferenze e così se qualcuno uccide un animale d’affezione, domestico o selvatico, con atti cruenti, con inflizione di gravi sofferenze fisiche, senza giustificato motivo, compie un reato e può essere punito”.
Il Responsabile del Nucleo Investigativo per i Reati in Danno agli Animali (Nirda) del Comando Provinciale di L’Aquila, commissario Irene Sebastiani, sottolinea: “La difesa dei diritti degli animali è una delle mission del Corpo Forestale dello Stato. L’animale va considerato quale essere senziente in grado di percepire dolori e sofferenze e così se qualcuno uccide un animale d’affezione, domestico o selvatico, con atti cruenti, con inflizione di gravi sofferenze fisiche, senza giustificato motivo, compie un reato e può essere punito”.
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