A pochi giorni dal vertice del G7 che si terrà a Taormina (26 e 27 maggio), la Direttrice Esecutiva di Greenpeace International Jennifer Morgan ha incontrato l’ambasciatore Raffaele Trombetta, responsabile del processo preparatorio e della negoziazione tra i Capi di stato del G7. Durante l’incontro i rappresentanti dell’organizzazione ambientalista hanno consegnato un appello al Presidente Gentiloni.
“In queste ore l’amministrazione USA sta
decidendo se abbandonare l’Accordo sul Clima di Parigi. Questo G7 rischia di
passare alla storia come il culmine del fallimento della diplomazia
internazionale” – recita la lettera indirizzata al Presidente del Consiglio.
“Questo è il momento in cui la comunità
internazionale deve mostrarsi compatta ed è il momento in cui la Presidenza del
G7 deve assumerne la leadership. Il vertice di Taormina potrà risolversi in un
fenomenale disastro o in un successo inatteso. Ci appelliamo al Presidente del
Consiglio come garante dello spirito di cooperazione tra i Paesi del G7 perché
adesso si faccia di tutto per convincere il Presidente Trump a non seguire la
logica “America first”, ma piuttosto “Planet Earth first”.
Abbiamo sia le tecnologie che le risorse
finanziarie per prevenire le peggiori conseguenze del cambiamento climatico.
Quello che non abbiamo è tempo da perdere: le decisioni della Presidenza USA
rischiano di ritardare un’azione urgente. Proprio oggi è stato ufficializzato
il nuovo massimo storico della concentrazione di CO2 in atmosfera (410 ppm).
Rallentare o fermare la svolta di Parigi per una azione decisa a tutela del
clima è un atto immorale gravido di nefaste conseguenze.
È necessario che il G7 non azzeri o indebolisca
gli obiettivi climatici con un accordo al ribasso, ma mantenga alta l’ambizione
per una rapida ed efficace applicazione dell’Accordo di Parigi, mettendo in
campo da subito azioni concrete, anche poiché questo è uno degli aspetti chiave
per prevenire conflitti, minacce alla sicurezza internazionale e migrazioni.
Il miglior modo per mettere in primo piano gli
interessi dei cittadini è rafforzare la cooperazione internazionale e
affrontare in modo efficace problemi globali, come i cambiamenti climatici.
Se gli Stati Uniti dovessero abbandonare o
indebolire il negoziato globale sul clima devono sapere che si isoleranno
pericolosamente dalla Comunità Internazionale, contro la storia e gli interessi
di tutti. Anche dei cittadini americani.
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