Grandi passi avanti. Il ministro dell'Ambiente, Corrado Clini, e alcune grandi aziende
nazionali hanno firmato martedì 20 dicembre a Roma accordi volontari per
progetti di 'carbon footprinting', ossia la rilevazione di impronta di
carbonio, ovvero le emissioni di gas serra nei processi produttivi. Questi sono i primi accordi di 'carbon footprinting' siglati in Italia.
Le
societa' coinvolte sono Autostrade per l'Italia, Coop Italia, Gruppo San
Benedetto, Gruppo San Marco, Le Fay Resorts, Palazzetti, Pirelli e una
serie di ditte vitivinicole (Cointi Tasca d'Almerita Agricola, Planeta,
Marchesi Antinori, Mastroberardino, Montevibiano Vecchio, Masi Agricola,
Gancia, Michele Chiarlo Azienda Vitivinicola e Venica&Venica).
"Il 'carbon footprinting e' una procedura di calcolo che rileva in
sostanza
quanta anidride carbonica e' stata utilizzata per una
determinata produzione - ha spiegato Clini - E' un percorso che parte
dalla materia prima e passa attraverso il ciclo di produzione, misurando
i consumi di combustibile fossile primario e l'energia utilizzata per
produrre. Giunti a questo punto ci si
domanda quale sia il consumo legato alla distribuzione e si cerca di
capire dove si puo' intervenire, ad esempio utilizzando un carburante
piu' ecologico o riducendo il peso del prodotto. Il contenuto di
carbonio diventa un marchio e il consumatore puo' essere orientato e
capire quale sia stato l'impatto ambientale di un prodotto E abbiamo visto che cio' diventa un forte driver per i
consumatori, che possono scegliere sulla base di questo aspetto".
Le
aziende, oltre a condurre l'analisi e la contabilizzazione delle
emissioni di CoO2, si impegnano a definire un sistema di 'carbon
management' (gestione delle emissioni) finalizzato all'identificazione e
realizzazione di quegli interventi, economicamente efficienti, che
utilizzano tecnologie a basso contenuto di carbonio. L'accordo prevede
poi una validazione dell'impronta di carbonio da parte del ministero.
"Abbiamo aderito con grande entusiasmo e ora vogliamo dare l'esempio ad
altre aziende - ha dichiarato l'ad di Atlantia e Autostrade per
l'Italia, Giovanni Castellucci - per noi l'impegno per la sostenibilita'
e' sostanziale in quanto, essendo dei monopolisti, abbiamo qualche
responsabilita' in piu'".
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