La TAP, Trans Adriatic Pipeline, è una multinazionale nata con
l’obiettivo di costruire il gasdotto che dovrebbe collegare i giacimenti
di gas azeri con la rete italiana ed europea del gas. Il punto d'arrivo dell'infrastruttura si collocherebbe nella mia terra, il Salento. Dopo
l'Ilva, ecco l'ennesimo tentativo di violazione della costa, del
patrimonio, dell'unica vera e inestimabile nostra ricchezza: il mare.
Chiedo che le generazioni future possano conoscere le campagne della nostra infanzia. Che
possano arrivare in spiaggia attraverso strade di vecchi tratturi e
dolmen. Chiedo che non si cancellino i nostri ricordi stendendo
chilometri di tubi sotto terra e lasciandoci uno squarcio nel cuore
lungo più della loro ingordigia. Chiediamo al Governo di fermare il gasdotto TAP.
I comuni di Melendugno, Vernole, Castrì, Caprarica ed anche una prima valutazione dell'impatto ambientale della Regione Puglia, hanno detto NO al progetto.
Nonostante ciò l'opera pare destinata a farsi, contro la volontà popolare.
Il
popolo salentino e le istituzioni provano a costruire un modello di
economia e turismo basato interamente sulla valorizzazione della nostra
terra e delle nostre coste, delle nostre tradizioni, della nostra
cucina, della nostra musica, della nostra agricoltura, in equilibrio
con il proprio ambiente e che sia nella continuità di una cultura
millenaria. La TAP è quindi evidentemente incompatibile con questo
territorio.
Non esiste futuro sostenibile senza un passato che
abbia dimostrato di esserlo.
La protezione del patrimonio che abbiamo
ereditato resta l’unico baluardo, è sulle dimenticanze, le complicità e
le distrazioni che si costruiscono progetti così nocivi. Salviamo la costa salentina. Fermiamo il gasdotto TAP - FIRMA ANCHE TU!
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