Ogni 21 settembre il
mondo si tinge di viola in occasione della Giornata Mondiale dell’Alzheimer
promuovendo campagne di sensibilizzazione e raccolta fondi.
Quando parliamo di
Alzheimer ci riferiamo ad una grave forma di demenza degenerativa che colpisce
soprattutto soggetti sopra i 65 anni di età, ma può manifestarsi anche in età
precoce causando disturbi delle memoria recente, difficoltà di orientamento
nello spazio e nel tempo, problemi di concentrazione e soprattutto la perdita
della propria autonomia e autosufficienza. È la forma di demenza più comune,
infatti, rappresenta circa il 60% dei casi.
Secondo il Rapporto Mondiale
Alzheimer del 2015, elaborato dalla Federazione Alzheimer Italia, sono oltre
46,8 milioni i soggetti colpiti da questa forma di demenza in tutto il mondo,
di cui 1.241.000 in Italia. Le
previsioni purtroppo non sono positive: ogni
3 secondi nel mondo un paziente si ammala di Alzheimer. Il Rapporto parla
di un raddoppiarsi delle diagnosi nei prossimi due anni e le stime
prevedono 74,7 milioni nel 2030 e 131,5 milioni nel 2050.
"L'Alzheimer è un processo degenerativo che colpisce le
cellule cerebrali, provocando il declino progressivo delle funzioni cognitive e
il deterioramento della personalità e della vita di relazione. I nuovi
casi nel 2015 sono 269.000 e i costi ammontano a 37,6 miliardi di euro - spiega Gabriella
Salvini Porro, presidente della Federazione Alzheimer Italia - Alla luce di questi nuovi dati, chiediamo al
governo di mettere in atto il Piano nazionale demenze, assegnandogli i finanziamenti adeguati per supportare
concretamente i malati e le loro famiglie".
Anche la tecnologia è
scesa in campo per affiancare le famiglie dei soggetti colpiti da questa
patologia. Proprio oggi, infatti, al ministero dell'Interno sarà sottoscritto
un Protocollo d’intesa tra il dicastero, il commissario straordinario del
governo per le persone scomparse, il ministero della Salute e del Lavoro. Lo
scopo è quello di potenziare gli strumenti per il ritrovare le persone
scomparse affette da gravi patologie neurodegenerative, con l'uso di sistemi di geo localizzazione, in
collaborazione con le sale operative delle Forze dell'ordine.
Tra le varie iniziative
nate per sensibilizzare la gente vogliamo citare "Un salto per l'Alzheimer". Fino al 30 settembre andando
sulla piattaforma di crowdfunding www.buonacausa.org
chiunque potrà donare un euro o più per sostenere il progetto ideato da
Fabio Marelli, speaker di Discoradio, in collaborazione con l'Associazione
Alzheimer Milano e l'Accademia italiana di paracadutismo di Casale Monferrato.
L'idea è quella di raccogliere fondi per sostenere il servizio di terapia
occupazionale, dedicato ai malati di Alzheimer e ai loro familiari con
l'obiettivo di migliorare la loro qualità di vita, messo in atto
dall'Associazione Alzheimer Milano insieme alla Federazione Alzheimer Italia.
Una volta raggiunti 5.000 euro, Fabio offrirà ai sostenitori - come buona norma
del crowdfunding impone - qualcosa in cambio: un salto con il paracadute come
metafora della malattia di Alzheimer, cioè l'affidarsi di una persona in totale
fiducia nelle braccia e nelle cure di un'altra.
In occasione della XXII
Giornata Mondiale dell’Alzheimer è dunque importante ricordare che le armi di
difesa più forti restano la prevenzione
e la diagnosi precoce attraverso l’individuazione
dei fattori di rischio, visite specialistiche, test premonitori e il costante
allenamento del cervello. Potrebbe sembrare inverosimile ma è stato provato che
fare un cruciverba al giorno è un’abitudine
divertente e salutare perché riduce il rischio di ammalarsi di Alzheimer.
Perciò via libera a parole crociate e altri giochi di logica.
Perché il viola simboleggia l’Alzheimer?
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