venerdì 16 settembre 2016

Cambiamenti climatici, Santorsola: “ In puglia tavolo tecnico trasversale già al lavoro”


Lavorare in sinergia tra settori deputati alle misure di mitigazione e settori competenti per quelle di adattamento, in vista dell’Obiettivo 20 20  e del contenimento della temperatura al di sotto di 1,5°C rispetto all’era preindustriale, come stabilito nella Conferenza sul clima di Parigi.
E’ la strategia messa in campo per aumentare la resilienza dei sistemi naturali e socio-economici di fronte agli impatti inevitabili di un clima in evoluzione, dall’aumento del numero degli eventi climatici estremi all’innalzamento del livello globale dei mari. 
Se ne è parlato nel corso del convegno “Misure e iniziative di adattamento ai cambiamenti climatici” negli spazi del padiglione Ecologia.
“L’Italia – ha spiegato Mara Balestrieri del Ministero dell’Ambiente, tra i relatori  -  dal 2015 si è dotata di una propria strategia (SNAC, Strategia Nazionale Cambiamenti Climatici) per predisporre percorsi comuni e azioni per intervenire e ridurre al minimo i rischi, soprattutto, nel nostro territorio, l’aumento degli incendi boschivi, la perdita di biodiversità, le inondazioni o al contrario l’erosione delle zone costiere. Nelle quattro regioni dell’obiettivo Convergenza, tra cui la Puglia, si è proceduto a questo fine alla schedatura dei principali strumenti di governo territoriale, dai piani vigenti, alla programmazione comunitaria 2014-2020, alle adesioni al Patto dei Sindaci, agli accordi di livello intercomunale ( es. i Contratti di fiume)”.
La promozione di queste strategie costituisce un fattore importante nella costruzione della base di conoscenze, della capacità istituzionale e del coordinamento intersettoriale nel contesto di una strategia climatica che aiuti la società a diventare carbon free e resiliente, in sintonia peraltro con le politiche già avviate dalla Regione Puglia.
“Abbiamo ereditato da COP21 – ha spiegato l’assessore all’Ambiente Domenico Santorsola – l’onere di costruire un approccio responsabile rispetto al tema dei cambiamenti climatici: se da un lato ciascuno è stato chiamato a ratificare l'accordo di Parigi all'interno del proprio assetto giuridico, dall'altro vanno immaginate azioni forti per rispettare gli obiettivi fissati. La Puglia, grazie alla tenacia e alla lungimiranza del Presidente Emiliano, aveva già cominciato a ragionare di decarbonizzazione e di riconversione industriale sul nostro territorio. Parallelamente abbiamo avviato un tavolo tecnico trasversale alle strutture tecniche regionali di studio sul tema che grazie anche alle risultanze dei sistemi integrati di monitoraggio della qualità dell'Aria, potrà efficacemente tracciare un percorso operativo”. “Ci resta, tuttavia - conclude l’assessore Santorsola – il compito di lavorare tanto sull'educazione a comportamenti sostenibili del singolo cittadino come stile di vita”.
Come indicato dal Ministero dell’Ambiente, il più grande potenziale sinergico tra adattamento e mitigazione sembra esistere in alcuni settori. Tra gli altri, pianificazione delle infrastrutture e dell’edilizia. “Si può lavorare sui piani urbanistici - ha detto nel suo intervento l’assessore all’Urbanistica Anna Maria Curcuruto - limitando le espansioni e tendendo sempre alla riqualificazione degli abitati e delle aree dismesse al loro interno e, nel momento in cui si va in espansione, prevedendo sia un disegno che normative tecniche che comportino sempre, per esempio, la permeabilità dei suoli, il ricorso alle energie rinnovabili, l’architettura passiva per ridurre i consumi. Ma molto si può fare anche attraverso le norme edilizie. Prima si poteva lavorare sui regolamenti edilizi dei singoli comuni. Oggi, lo sta già facendo  lo Stato nello schema di Regolamento edilizio che sarà condiviso a giorni con le regioni e che poi le regioni avranno il compito di calare nelle realtà locali”.

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