Parte in tutta Europa una Iniziativa dei cittadini europei
(ICE) per chiedere alla Commissione Europea il bando totale dell'uso del glifosato, l’erbicida
più venduto al mondo, collegato a problemi per la salute e l’ambiente.
Con
eventi in diverse città europee, tra cui Roma, Bruxelles, Parigi, Berlino
e Madrid, un'ampia coalizione di organizzazioni della società civile lancia
oggi l'Iniziativa, che invita la Commissione a proporre obiettivi ambiziosi per
ridurre l'uso di pesticidi e consente ai cittadini europei di partecipare
direttamente al processo decisionale politico. Una volta raggiunto un milione
di firme, la Commissione dovrà adottare una risposta formale per illustrare le
eventuali azioni che intende proporre a seguito dell'iniziativa dei cittadini.
L'ICE è sostenuta
da decine di organizzazioni in 15 paesi, tra cui Greenpeace, la coalizione
StopGlifosato, il Pesticide Action Network, la Health and Environment Alliance,
Corporate Europe Observatory e WeMove.EU. Le associazioni di tutela
dell’ambiente e della salute chiedono alla Commissione europea, non solo di
vietare il glifosato, ma anche di riformare il processo di approvazione dei
pesticidi e fissare obiettivi vincolanti per ridurre l'uso dei pesticidi in
Europa.
"Quest'anno
abbiamo finalmente l’opportunità di togliere il glifosato dai nostri campi e
dai nostri piatti. Sono sempre di più i corsi d'acqua in Italia e in Europa
contaminati con questo diserbante, classificato come “probabile cancerogeno”
dallo IARC. Si trovano tracce nel cibo, nelle bevande e persino nelle urine. Il
messaggio alla Commissione Ue e ai Paesi membri è chiaro: l'interesse e la
salute delle persone devono venire prima dei profitti delle aziende
agrochimiche" afferma Federica Ferrario, responsabile campagna
Agricoltura sostenibile di Greenpeace Italia.
Le firme
necessarie per l'Iniziativa dei cittadini devono essere raccolte in un anno e
in almeno sette Paesi dell’Ue. Per partecipare si può firmare la ICE
#StopGlifosato su www.greenpeace.org/ STOPGlyphosate e
www.stopglyphosate.org
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