Con
il 17% di raccolta differenziata (dati gennaio-settembre 2012) la Puglia si
colloca tra le regioni meno virtuose in materia di gestione dei rifiuti e
persino con una percentuale inferiore alla media delle regioni del sud
(24%).
Il
WWF ha patrocinato e divulgato il libro ‘L’ultimo chiuda la discarica’ che denuncia gli illeciti ambientali perpetuatisi negli ultimi 40 anni in
contrada Martucci. "Oggi si sta facendo luce su tutto ciò, e anche sui colpevoli, ed è per questo che
il WWF si costituirà parte civile del processo a carico dei gestori degli
impianti oggetto d’indagine" ha affermato il presidente del WWF Puglia Leonardo Lorusso.
Ma
il problema rifiuti si deve combattere su più fronti. Innanzitutto è bene
evidenziare che ci sono due Puglie
diverse, e che esiste una Puglia riciclona; è il caso di citare l’ATO
Brindisi 2 che con il 40% di raccolta differenziata si pone quasi a livelli del
nord (con comuni quali, ad esempio, S. Ceglie Messapica, San Michele Salentino,
Torre Santa Susanna che mantengono un trend oltre il 50% da oltre un
anno).
Nel
sud barese, forse non per caso, le percentuali di raccolta differenziata si
mantengono basse: i i fanalini di coda Conversano (12%) e Putignano (14%),
Polignano a mare e Gioia d. Colle 21%, Monopoli 20%, Castellana Grotte 16%. Non possiamo dimenticare il comune di
Rutigliano che si attesta nel 2012 sull’80% di raccolta differenziata: un
autentico miracolo che ci permette di dire che anche al sud si può
differenziare
, innanzitutto se c’è la volontà politica. Anche Mola di Bari, al 39% medio mensile, fa ben sperare con il 60% nel mese di ottobre.
, innanzitutto se c’è la volontà politica. Anche Mola di Bari, al 39% medio mensile, fa ben sperare con il 60% nel mese di ottobre.
Non
è facile sintetizzare le soluzioni alla problematica rifiuti, ma sicuramente il
WWF vuole dare degli input:
1.
ai
comuni affinché possano avviare con tutta fretta dei servizi innovativi che,
grazie a dei capitolati d’appalto stringenti per le ditte appaltatrici, possano
obbligare le stesse ditte a realizzare una raccolta differenziata spinta con il
sistema del porta a porta e con l’ausilio di centri multimateriali di raccolta
comunale (per i rifiuti di meno frequente produzione come ingombranti, pc,
monitor, pile, farmaci, …);
2.
agli
enti sovraordinati (regione, provincia, neocostituiti Ambiti di Raccolta
Ottimale) affinché promuovano la realizzazione di infrastrutture e impianti; per
quale motivo in alcune province della Puglia non vi sono impianti di
compostaggio? Perché la Regione, che tanto si è attivata per la realizzazione di
impianti di biostabilizzazione, non da impulso alla costruzione di impianti che
permettano il recupero della frazione organica (oltre il 50% dei rifiuti
prodotti)? Perché non si mantengono separati i ruoli dei gestori delle vari fasi
di gestione rifiuti (raccolta differenziata, incenerimento, discarica, …)? E'
emblematico il caso di Conversano, dove è stata affidata in via provvisoria la
gara per il servizio igiene alla Lombardi Ecologia, stessa ditta che partecipa
alla società di gestione dell’impianto di bacino per la biostabilizzazione dei
rifiuti indifferenziati e la produzione di CDR. Senza considerare che una legge
regionale recente ha bloccato le procedure per la raccolta a livello di comune e
ha introdotto gli ambiti di raccolta ottimali (Mola, Polignano, Monopoli e
Conversano sono stati inseriti in uno di
essi);
Un tipico impianto di compostaggio funziona in questo modo |
Il
WWF è disponibile, con le proprie strutture territoriali a supportare enti
pubblici e cittadini in attività di sensibilizzazione ed educazione ambientale,
ma servirà un grande coraggio politico, come quello dimostrato dai suindicati
comuni brindisi succitati o dal comune di Rutigliano.
fonte: comunicato stampa wwf puglia
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