Essere indifferenti alla sofferenza degli altri è ciò che rende l’uomo capace di qualsiasi delitto.
C’è chi non accetterebbe mai di far uccidere il proprio animale
"d’affezione" per il piacere del palato di qualche essere umano ma
considera naturale che questo avvenga a danno di altri animali.
C’è chi giustifica la logica naturale del più forte sul più debole, ma
non accetterebbe mai di essere la vittima e subire la stessa sorte.
Essere indifferenti alla sorte crudele cui sono condannati milioni di
animali, essere indifferenti alla loro prigionia, all’agonia della loro
mattazione, riuscire a giustificare la distruzione di una creatura fatta
come noi per il piacere della propria gola è un fatto spregevole, che
preclude la reale possibilità di estendere i propri confini morali al di
la di se stessi.
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