“Ulteriore
conferma della gravità della situazione sulla vigilanza venatoria,
praticamente assente in vista della definitiva apertura della caccia che
avverrà il 18 settembre, e quindi del nefasto impatto ambientale della
caccia, arriva dal Tar d’Abruzzo, che su ricorso del Wwf Italia, ha sospeso il calendario venatorio, per impedire effetti irreversibili sulla fauna a seguito dell’apertura della stagione venatoria.” lo dichiara il consigliere regionale M5S Cristian Casili
che torna ad esprimersi sulle problematiche legate all’attuale
situazione di assenza di vigilanza su caccia e pesca e salvaguardia del
patrimonio ambientale, ittico e faunistico, compiti fino a ieri delegati alla Polizia Provinciale, il cui personale ai sensi della Legge Regionale 28 del dicembre 2015, è oggi transitato nella neo istituita Sezione Regionale di Vigilanza senza tuttavia ottenere quelle qualifiche possedute sino al luglio scorso, necessarie per operare e scongiurare eventuali atti di bracconaggio,.
“Se questo personale altamente specializzato in materia, avendo per decenni svolto questi compiti - commenta il vicepresidente della Commissione ambiente - continuerà a rimanere “paralizzato” si rischia di lasciare campo libero ai bracconieri rendendosi complici di una vera e propria mattanza che potrebbe riguardare anche le specie particolarmente protette. In Puglia inoltre la situazione è ancor più grave rispetto al passato, in quanto nel periodo dal 10 ottobre al 13 novembre le giornate di caccia saranno mercoledì e domenica, giornate fisse, e un’altra a scelta tra il lunedì, il giovedì e il sabato, con un potenziale di 5 giornate a settimana, al contrario degli scorsi anni in cui le giornate per l’attività venatoria erano fissate nel numero massimo di tre.”
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