La
Procura di Lecce ha chiesto l’archiviazione delle due inchieste sulla
realizzazione del gasdotto Tap, che partirà dall’Azerbaijan e approderà a
San Foca, marina di Melendugno.
Su questa decisione arriva il duro attacco del Capogruppo del M5S Antonio Trevisi: “Come M5S abbiamo sempre dimostrato la non strategicità dell’opera, la sua inutilità, quindi non molleremo mai il tiro sull’aspetto tecnico e amministrativo, continuando ad ostacolare un progetto inutile ed il suo iter. TAP è stata, come tutte le grandi opere a cui danno la valenza di "strategica", imposta alla popolazione scegliendo il peggior approdo possibile. Per questa grande opera i proprietari terrieri subiranno gli espropri e dovranno accontentarsi dei ristori decisi dalla multinazionale. E qui la doppia beffa perché i proprietari, oltre a doversi accontentare, pagheranno anche l’IMU sul tubo, e naturalmente pagheranno anche di più se la richiesta di TAP di cambio di destinazione dei suoli sarà effettiva.”
Secondo il procuratore della Repubblica di Lecce Cataldo Motta e il suo sostituto Angela Rotondano, invece, l’iter seguito dalla società è del tutto regolare e quindi i lavori possono andare avanti. “La parola ora passa al gip – conclude Trevisi -
che dovrà valutare la richiesta di archiviazione e decidere se potrà
essere accolta oppure valutare un’eventuale opposizione delle parti
offese e disporre, di conseguenza, ulteriori indagini che a mio parere
si dovrebbero concentrare sui pesi discrezionali con cui il CTVIA è
arrivata alla scelta si San Foca che sono viziati dall'assenza del
posidonieto nonché sulla fattibilità e l'idoneità dei fondali di San
Foca alla relizzazione del microtunnel.”
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