I numeri dell'operazione Green War fanno paura: quasi 2 mila tonnellate di mais e soia
contaminati da Ogm o da pesticidi ma spacciati come 'biologicì, un giro
d'affari internazionale di milioni di euro, due organismi di
certificazione italiani pronti ad alterare i risultati delle analisi
chimiche per dichiarare 'biò i prodotti adulterati. Ventitrè le persone indagate a piede
libero per il reato di associazione per delinquere finalizzata alla
frode in commercio, una decina le società coinvolte, numerose le
perquisizioni condotte fra Marche, Emilia Romagna, Sardegna, Molise e
Abruzzo.
Le granaglie contaminate erano infatti
destinate all'industria dei mangimi zootecnici e potevano alterare la
catena alimentare attraverso il latte o altri derivati. Le Fiamme gialle hanno bloccato 1.500
tonnellate di mais proveniente dall'Ucraina e certificato come
biologico, e 76 tonnellate di soia indiana contenente prodotti chimici
vietati. Attraverso società che operano in Moldavia e Ucraina,
l'organizzazione criminale sdoganava le merci a Malta, presso un'azienda
gestita da italiani, e poi le faceva entrare in Italia con tanto di
certificazione biologica, rilasciata da due organismi di controllo di
Fano e Sassari
oramai non possiamo più fidarci di quello che ci fanno mangiare!! è una vergogna! ottimo articolo! compilmenti Giusy!
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