venerdì 8 novembre 2013

GEOX ADERISCE ALLO STANDARD INTERNAZIONALE FUR FREE

Geox, azienda leader nel settore calzature e abbigliamento, conosciuta in tutto il mondo come sinonimo di innovazione da il via a una vera rivoluzione: diventa ora più virtuosa grazie all'adesione allo Standard Internazionale Fur Free coordinato in Italia dalla LAV. A partire dalla collezione autunno-inverno 2013/14 non utilizzerà più pellicce animali, neppure quelle di cane-procione (detto Murmasky) e di coniglio, presenti nelle precedenti collezioni, con un conseguente significativo e positivo impatto per la tutela di questi animali. Una decisione che segna un deciso avanzamento delle scelte stilistiche di Geox in termini di maggiore sostenibilità ambientale e di rispetto verso gli animali. Geox ha deciso di utilizzare prodotti tessili alternativi come fibre sintetiche o vegetali, che replicano con estrema accuratezza la pelliccia vera assicurando anche una filiera produttiva più ecologica (come dimostrato dagli studi di Life Cycle Assessment pubblicati dalla LAV nel 2011 e 2013). La nuova politica aziendale fur-free di GEOX è consolidata dalla sua adesione allo Standard Internazionale Fur Free. Il brand è stato così inserito nell'elenco delle aziende virtuose e pubblicato sul sito tematico della LAV www.nonlosapevo.com e sul portale www.furfreeretailer.com. "Da tempo Geox persegue una strategia di sempre maggior sostenibilità dei propri prodotti e presta molta attenzione ai materiali utilizzati per le sue collezioni limitando l'utilizzo della pelliccia a pochi modelli. Il passaggio al fur-free è stato dunque una scelta consapevole perché, grazie alla LAV, abbiamo compreso che sono disponibili validi materiali alternativi, meno inquinanti e meglio performanti, che possono facilmente sostituire la pelliccia naturale causa dimoltesofferenze per milioni di animali" ha dichiarato l'azienda.

2 commenti:

  1. Grande GEOX! sapevo che non mi avresti deluso!

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  2. sarà... ma visitando il sito, pur leggendo "pellicce sintetiche" NON c'è un prodotto che non riporti la dicitura "presenti parti non tessili di origine animale"... quindi cruelty free il cavolo...

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