Ieri sera presso
la chiesa di Sant’Andrea, in occasione della ricorrenza di Sant’Antonio abate,
è stata celebrata la benedizione degli animali, di cui il santo è protettore.
Bambini, adolescenti, genitori e nonni hanno riunito i loro animali nella
piazzetta antistante la chiesa: un luogo che in pochi minuti si è riempito di
sorrisi ma anche di tante speranze. Perché fa benedire il suo cane? Ho chiesto
ad una signora che prontamente mi ha risposto:« Perché è un atto di fede. Perché anche loro meritano di vivere una
vita serena». Una vita che molti animali non conoscono perché costretti a
trascorrere le loro giornate in canili o sul ciglio di una strada rischiando di
morire ogni giorno. C’era chi ha fatto benedire il gatto, il cane o il coniglio
sperando che vivessero più a lungo possibile. C’è stato chi invece ha pregato
per gli animali senza famiglia. C’erano tanti bambini che nella benedizione
hanno intravisto una sorta di rassicurante aura protettiva per il loro compagno
di giochi. C’erano cuccioli così piccoli da trasformare la benedizione in un
vero e proprio battesimo. C’era anche qualche randagio, che attirato da
familiari guaiti, non ha perso occasione per curiosare e ricevere sul pelo
qualche goccia di quell’acqua che - chissà - potrebbe portargli davvero fortuna.
Mio articolo su Barletta News
Foto di Fabio Dellaquila
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