giovedì 8 settembre 2016

In Capitanata un dimostratore d’avanguardia per il riuso delle acque in agricoltura



In Europa si registra uno squilibrio preoccupante fra la domanda di acqua dolce, sempre crescente, e la sua disponibilità. Tra i settori produttivi che richiedono maggiori risorse idriche, l’agricoltura è il principale e in alcune zone utilizza oltre l’80% dell’acqua disponibile: un più ampio ricorso alle acque reflue trattate potrebbe soddisfare le esigenze in agricoltura.
Un esempio di riuso delle acque a fini agroindustrialI avviene in Puglia, a Stornarella (FG), in cui viene effettuata la depurazione delle acque a fini irrigui per la produzione agroalimentare, attraverso uno dei 10 siti dimostratori del progetto DEMOWARE, gestito dalla società Fiordelisi insieme all’IRSA CNR, sede di Bari.
Delle tecnologie utilizzate nel dimostratore di Capitanata e dei benefici e delle opportunità per il riuso delle acque in agricoltura in Puglia si discute nel workshop “Benefici e opportunità per il riuso delle acque in agricoltura”, in programma per martedì 13 settembre (ore 15.00 alle 18.00) a Bari, nell’ambito dell’ottantesima edizione della Fiera del Levante (presso il Centro Congressi/sala 1).
L’incontro è organizzato da ARTI - Agenzia Regionale per la Tecnologia e l’Innovazione, in collaborazione con IRSA CNR e l’azienda Fiordelisi, nell’ambito del progetto europeo DEMOWARE, finanziato dall’Unione Europea attraverso il 7°PQ, che ha l’obiettivo di promuovere l’utilizzo delle acque reflue.
Obiettivo dell’iniziativa è illustrare i vantaggi del riutilizzo a fini agroindustriali delle acque reflue, attraverso la presentazione dei risultati del progetto DEMOWARE e delle opportunità offerte dalle politiche regionali ed europee sul tema.
L’evento ha inizio con i saluti istituzionali di Domenico Santorsola e Leonardo Di Gioia, rispettivamente assessori regionali alla Qualità dell’ambiente e all’Agricoltura e Risorse Agroalimentari, e di Vito Albino, commissario straordinario di ARTI.
Di seguito, i referenti dei partner pugliesi di DEMOWARE (Carlo Gadaleta Caldarola – project manager di ARTI, Alfieri Pollice – IRSA CNR, Giovanni Fiordelisi – Fiordelisi Srl) presentano le attività e i risultati del progetto in Puglia.
La sessione successiva è dedicata alla presentazione delle politiche regionali per il riuso delle acque in agricoltura (a cura di Luca Limongelli, dirigente regionale della sezione Risorse Idriche), del posizionamento pugliese nei network europei nel settore idrico (a cura di Paolo Casalino, dirigente regionale del servizio Rappresentanza della Regione Puglia a Bruxelles) e dei finanziamenti europei nel settore idrico (a cura di Manlio Cassandro, dello Studio Cassandro).
L’iniziativa, moderata da Umberto Fratino del Politecnico di Bari, termina con una sessione di domande e risposte.
L’evento è gratuito ed è accreditato presso l’Ordine dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali della Provincia di Bari e l’Ordine dei Geologi di Puglia. (f.t.)
Il progetto DEMOWARE in breve

DEMOWARE (http://demoware.eu/) è un progetto europeo della durata di 3 anni (che termina a dicembre 2016) cofinanziato dal 7° Programma Quadro per la Ricerca e lo Sviluppo Tecnologico dell’Unione Europea, di cui ARTI, IRSA CNR e Fiordelisi Srl sono partner per la Puglia.
L’obiettivo principale del progetto Demoware è quello di stimolare l’innovazione e migliorare la coesione a livello europeo nel settore del riuso delle acque reflue opportunamente trattate.
Si tratta di un settore strategico, poiché le prospettive del riuso delle acque sono di crescita esponenziale. La mancanza di una regolamentazione adeguata, competenze e consapevolezza pubblica compromettono tuttavia la capacità europea di sviluppare adeguati progetti per il riuso dell’acqua. Demoware, attraverso l’integrazione di alcuni siti dimostrativi atti a destinare il riuso dei reflui a fini agricoli, urbani o industriali, mira a migliorare il potenziale di riuso delle acque eliminando le barriere che ne limitano un utilizzo più estensivo.
Gestito da un partenariato molto variegato, che riunisce autorità pubbliche, agenzie di regolamentazione, aziende di pubblica utilità, imprese e comunità di ricerca, il progetto comprende 10 dimostratori dislocati in Europa e Israele, selezionati sulla base della loro potenziale adeguatezza nel risolvere criticità che ostacolano l’applicazione del riuso delle acque in Europa.
In Puglia, nella Capitanata, è presente uno dei 10 siti dimostratori, gestito dalla società Fiordelisi insieme all’IRSA CNR, sede di Bari, in cui viene effettuata la depurazione delle acque a fini irrigui per la produzione agroalimentare.
ARTI è coinvolta nell’analisi dei punti di forza e debolezza del sistema regionale e nella disseminazione dei risultati di progetto e dei vantaggi del riutilizzo delle acque reflue in Puglia.

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