Posto qui di seguito il comunicato stampa inviatomi da WWF Puglia. Ogni tanto ci si sveglia con una buona notizia!
Finalmente dopo
22 giorni di presidio le uova si sono schiuse e con la loro apertura si presenta
una nuova speranza per quella meravigliosa parte della provincia tarantina,
baciata da una natura meravigliosa. Sulla spiaggia dei sette colori, vicino
Campomarino, zona Acquadolce Cirenaica, 22 esserini hanno intrapreso il loro
lungo viaggio, correndo verso la libertà. Uno spettacolo emozionante, che ripaga
di tutti gli sforzi fatti insieme ai cittadini che hanno preso a cuore le uova
come se fossero i loro figli.
Proprio in quel
luogo nascerà il Parco delle Dune e si spera, dopo il ritrovamento del nido,
anche un Area Marina Protetta che segnerà una svolta nello sviluppo
ambientalista del terrirorio. Con la fuga verso il mare delle piccole Caretta caretta finisce il periodo di
cova, ma inizia un nuovo progetto di tutela che deve permettere a questi animali
di proseguire ad esistere e tornare a depositare le uova nello stesso posto,
come succede da milioni di anni. Questa spiaggia sarà ancora testimone di nuove
nascite, testimone di momenti nascosti, intimi che la natura regala anche quando
noi non siamo presenti.
Durante questi
giorni di attesa la cittadinanza presente ha accolto con grande felicità la
presenza delle uova, alternandosi con turni di guardia 24 ore al giorno per la
loro tutela, è stata una gara bellissima di solidarietà, a cui tutti hanno
voluto partecipare. Anche tanti cittadini forestieri hanno contribuito a
preservare la nostra terra e le sue meraviglie, gente che frequenta la costa
jonica da anni e che per la prima volta ha si è sentita protagonista della vita
del nostro territorio territorio.
Anche per gli
autoctoni, come Antonietta (detta la zia tartaruga), è sembrato un avvenimento
particolare, ed hanno dimostrato civiltà e interesse. Centinaia di persone al
giorno hanno chiesto informazioni, hanno voluto sapere tutto sulla vita delle
tartarughe, hanno portato i bambini e vigilato che nessuno manomettesse il nido.
La popolazione si è dimostrata matura, le Istituzioni si sono interessate, la
Capitaneria di Porto di Campomarino nella persona del suo Comandante, Mar.
Giusti, ha seguito tutto da molto vicino, il Comune di Maruggio ha voluto essere
presente con l'Assessore Longo, tutti hanno partecipato alla sorveglianza. La
dott.ssa Nunzia Micò del WWF Policoro, accompagnata dal sig. Tonino Colucci, ha
seguito l'andamento del nido. Da Taranto ogni giorno un gruppo di amici, Serena,
Ida, Giovanni, Francesca, Francesco, Emilio, Roberto, hanno fatto centinaia di
chilometri per parlare con la gente di quello che stava per accadere.
Secondo il
presidente regionale del WWF Puglia, Antonio de Feo “L’eccezionale evento insegna che il
volontari del WWF sono una risorsa preziosa per tutti noi. Desidero ringraziarli
unitamente a tutti i simpatizzanti e gli amanti della natura che hanno
contribuito in maniera disinteressata alla nascita dei piccoli di
tartaruga”.
“Questa straordinaria partecipazione di
cittadini deve insegnarci che la natura è un volano di emozioni – ha
affermato Fabio Millarte, Presidente del WWF Taranto. La gente vuole emozionarsi con le bellezze
della natura e noi a Campomarino abbiamo offerto loro la possibilità di vivere
un’esperienza unica, perché la nascita dei piccoli tartarughini è stata un
susseguirsi di momenti gioiosi. Il WWF Taranto crede fortemente in un cambio di
rotta nello sviluppo di questa città e della sua provincia, crede nella
riconversione ecologica, nel turismo, ma per questo – continua
l’ambientalista - bisogna impedire che i
poteri forti continuino a dettare legge, imponendo le mostruosità peggiori a
Taranto, come il depuratore a Specchiarica, che insisterebbe proprio nella zona
in cui le tartarughe Caretta Caretta
depongono le uova, o peggio l'insediamento industriale tarantino, che deturpa
impunemente le parti migliori del nostro mare, sversando in mare veleni e
assorbendo acqua per il raffreddamento degli impianti, mettendo seriamente in
pericolo lo sforzo di chi ama veramente questa città e che vorrebbe uno sviluppo
armonico e sostenibile per il bene dei suoi abitanti e della natura. Vorrei
ricordare – conclude Millarte -
l'autorizzazione alle trivellazioni, che all'articolo 3, parlando impunemente
del nostro mare, autorizza le ricerche di idrocarburi, dopo le 5 miglia, ed i
nostri amici delfini? e tutti i cetacei che vivono nei nostri mari? e le amiche
tartarughe, siamo sicuri che non siano portatori di benefici e di meraviglie ,
anche più del petrolio?”.
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