mercoledì 9 novembre 2011

Fukushima: possibile fissione nucleare?



L’allarme è stato lanciato da Tepco, che proprio in questi giorni ha cominciato a iniettare acido borico nel reattore n.2 della centrale di Fukushima, per tenere sotto controllo e possibilmente evitare un’eventuale reazione nucleare, dopo la rilevazione di possibili segnali di fissione nucleare. La funzione dell’acido borico è infatti quella di neutralizzare i neutroni, la cui presenza indicherebbe appunto l’inizio di una fissione. Il gestore dell’impianto ha comunque dichiarato
che non è stato registrato alcun cambiamento del livello della temperatura (il quale comporterebbe l’aumento della pressione o delle radiazioni) nonostante si ritienga che il combustibile si sia parzialmente fuso dopo il devastante tsunami dell’11 marzo scorso, responsabile della distruzione dei sistemi di raffreddamento del reattore.
La Nisa (agenzia nipponica per la sicurezza nucleare) sta verificando le condizioni per un ipotetico rilascio di isotopi di Xenon 133 o 135 (gas rilasciato nel processo di fissione) nel vaso di contenimento del reattore n.2. Lo Xenon attualmente rilevato all’interno del reattore è una piccolissima quantità ma potrebbe anche essere il frutto di un errore di misurazione. I fattori da tenere in considerazione sono molteplici; tuttavia, l’allerta resta alta.

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