Le tartarughe marine abitano il nostro pianeta, ma il loro numero rischia di abbassarsi ulteriormente a causa dell’uomo. la tartaruga comune Caretta caretta è sempre più rara perchè sempre più minacciata. Ogni anno nel Mar Mediterraneo muoiono più di 40.000 tartarughe. A minacciare la loro esistenza aumentandone il rischio d'estinzione sono principalmente la pesca illegale e la cementificazione e il degrado delle coste.
Le spiagge di nidificazione vengono compromesse, a volte
irrimediabilmente, dalla cementificazione causata unicamente dalla presenza dell’uomo. Ma la
minaccia più grave è data dagli attrezzi da pesca, come reti a
strascico, ami dei palangari e reti fisse, dai quali un gran numero di
tartarughe viene catturato accidentalmente. Il WWF è impegnato, assieme ai pescatori, al fine di trovare delle soluzioni per rendere gli attrezzi da pesca sostenibili sia per le tartarughe sia per le altre specie marine
Un modo per aiutrle può essere quello di aderire al Progetto Turtle lanciato dal WWF versando un piccolo contributo in modo tale da poter:
- Aumentare i campi di sorveglianza sulle spiagge per difendere i nidi di tartaruga
- Supportare l'acquisto di medicine e strumenti chirurgici per salvare le tartarughe ferite
- Contribuire a donare due grandi vasche per tartarughe al centro di Lampedusa
Un uleriore modo è firmare la petizione contro la pesca illegale ed eccessiva. Ogni giorno le tartarughe devono evitare sacchetti di plastica che possono soffocarle, reti da pesca ed ami dei “palangari pelagici” (lenze lunghissime dalle quali pendono centinaia di ami) usate per la pesca al pesce spada. Poi ci sono gli “scontri” con le eliche dei motoscafi e gli incontri con gli squali… solo pochissime tartarughe (appena l’1%!) riescono ad arrivare all’età adulta (pensare che vivono anche oltre i 100 anni) e a riprodursi; per farlo hanno bisogno di spiagge pulite e non affollate.
Un uleriore modo è firmare la petizione contro la pesca illegale ed eccessiva. Ogni giorno le tartarughe devono evitare sacchetti di plastica che possono soffocarle, reti da pesca ed ami dei “palangari pelagici” (lenze lunghissime dalle quali pendono centinaia di ami) usate per la pesca al pesce spada. Poi ci sono gli “scontri” con le eliche dei motoscafi e gli incontri con gli squali… solo pochissime tartarughe (appena l’1%!) riescono ad arrivare all’età adulta (pensare che vivono anche oltre i 100 anni) e a riprodursi; per farlo hanno bisogno di spiagge pulite e non affollate.
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